STORIE E RACCONTI

Un club è fatto di persone, di fatti, di eventi e di leggende, alcuni meritano di essere riportati in questa sezione.

Buona passeggiata nel passato.

 “Famoso” Touch and Go sulla pista di Ferrara.

Andiamo con ordine, il pilota comandante è un cittadino Ferrarese, si brevettò a Ferrara e poi proseguì la sua carriera a Roma, ma ogni volta che tornava a Ferrara una scappata in aeroporto a salutari i vecchi amici l’ha sempre fatta. Ecco quindi l’occasione, “Perchè non fate una domanda formale alla mia compagnia per qualche passaggio in asse pista?”, il comitato organizzatore non si lasciò scappare la ghiotta occasione e formalizzò la richiesta che venne accettata, inutile dire che il pilota ai comandi sarebbe stato lui. Siamo al Venerdì prima della fatidica data, il comandante verso sera passeggiò a piedi sulla pista in testata est per più di un’ora, era solo e sembrava assorto nei suoi pensieri, e nessuno fece caso a questo isolato episodio. Visto e considerato che una manifestazione così a Ferrara non c’era mai stata, Mister X non se la voleva perdere, quindi fra un display e l’altro sarebbe decollato da Ferrara, accompagnato da un pilota locale con un C182, per volare alla volta di Verona, dove il secondo pilota si sarebbe occupato di preparare il velivolo alla partenza, compreso il caricare della zavorra per i centraggi, unico pegno caricare in cabina il pilota del 182 !!! Così fu, io ero a bordo pista (forse mi si vede anche in qualche foto), avevo trainato l’aliante che fece acrobazia e grazie a questo ebbi la possibilità di gustarmi tutta la manifestazione a qualche metro dal nastro d’asfalto. Quando lo speaker lo annunciò arrivò da ovest veramente basso, fece un primo passaggio in velocità. Poi iniziò una larga virata a destra che lo portò a sud del campo, ma rimanendo sempre in vista e sempre basso, fece un biscotto e si ripresentò questa volta da est, luci accese lento e bassissimo. Ho il ricordo che se avessi allungato un braccio avrei potuto toccare un’estremità dell’ala, il frastuono dei motori mi lasciò un pò rimbambito, iniziò quindi un circuito a sud, basso con un angolo di inclinazione davvero inusuale, o forse perchè era così basso sembrava inusuale per un aereo di quella stazza, si ripresentò in finale con tutto fuori, flaps carrelli luci, 100 mt prima della soglia pista sembrava toccare già per terra, muso leggermente appruato, nessuno si aspettava lo posasse, non era previsto, invece a 4 mt dall’inizio dell’asfalto della pista (rimasero i segni delle sgommata per anni), lo posò !!!! Pensai dentro di me “Tieni il muso su e dai motore, altrimenti andiamo sull’edizione serale della CNN come disastro aereo”!!!, invece giù il muso. Io ero più o meno sul raccordo centrale a metà pista e mi sfilò davanti completamente al suolo, dove ci rimase per interminabili secondi, dava l’impressione che non si sarebbe mai potuto alzare se non prima di uscire di pista e fermarsi contro le case che ci sono sul lato ovest. Invece su il muso e praticamente sulla fine della pista asfalto su anche le ruote dietro, passò così basso sulle case della testata pista, che ci arrivò voce che alcuni residenti alla finestra si buttarono sul pavimento alla vista di quel coso che pareva volergli entrare in casa. Fece un’ultimo circuito e passò un’ultima volta sempre basso sulla pista. Niente rovesciamenti, niente tonneaux almeno non a Ferrara e non quella volta. La compagnia aveva mandato un suo manager in mezzo al pubblico per vigilare su quello che avrebbe fatto il loro pilota, si dice che abbia iniziato ad andare in escandescenze dopo i primi bassi passaggi e che lo abbiamo portato via con un malore dopo aver assisitito al touch and go. Il pilota locale a bordo e in cabina, ci raccontò che il comandante aveva sempre la situazione completamente sotto controllo, che sognava di mettere giù le ruote a Ferrara da quando divenne un professionista, mentre ricorda il povero secondo pilota decisamente provato, chiamava le velocità con voce strozzata e anche lui rimase del tutto attonito quando lo posò al suolo, senza contare che continuava insistemente a dire che erano troppo bassi, troppo inclinati o troppo lenti !!!!! Quello che successe al pilota non lo so, certo è che ha continuato a volare per quella compagnia fino all’età della pensione, in qualità di comandante e istruttore. Fu una bella esperienza, per me che l’ho vissuta in prima persona e decisamente in prima fila sicuramente indimenticabile. Scusate la lunghezza del post. P.S. Se qualcuno si chiedesse del perchè passeggiò in lungo e in largo sulla testata pista è presto detto, ci confessò che l’unico suo timore era che il brecciolino presente sulla nostra pista in asfalto, durante il touchdown potesse essere ingoiato da un motore, allora si che sarebbero stati guai !!!!! P.P.S. Pista di Ferrara 800mt x 30 mt