Breve storia… (Giancarlo Bresciano – feb 2018)
Sono esattamente 107 anni che esiste l’aeroporto di Ferrara, infatti, nel Consiglio Comunale del 14 marzo 1911 si deliberò l’acquisto del terreno dove poter ubicare un impianto di aviazione. Scelta non casuale per la vicinanza della città sia al mare Adriatico che al fiume Po in una zona pianeggiante ideale e strategica per essere base di aeronavi.
A tempo di record già nell’agosto dell’anno successivo, fu terminato, con le relative strutture di supporto, il primo mastodontico hangar per accogliere dirigibili. Il campo fu così operativo affiancato anche da piste per aerei. L’aeroporto
divenne parte integrante della città e della sua economia.
Tuttora esiste, in un mondo diverso, da mega struttura di altri tempi, a piccolo aeroporto a sud della città. i grandi hangar per dirigibili sono scomparsi e così i fasti degli anni trenta della città natale di Italo Balbo.
Oggi si direbbe un aeroporto a dimensione d’uomo, con due piste affiancate, una in asfalto e l’altra erbosa, dove è possibile svolgere senza troppi vincoli quel tipo di volo tanto amato dagli appassionati e non poteva così non sorgere il volo a vela.
Nel 1927 la scuola di Pavullo nel Frignano brevettò i primi piloti di volo a vela. Sul modello di Pavullo sorsero diversi gruppi tra cui anche a Ferrara si costituì Il “Gruppo Aeronautica Ferrarese Roberto Fabbri” che operò in quegli anni con il Condor III, un aliante progettato e costruito da Teichfuss.
Intensa negli anni trenta fu l’attività di lanci con l’elastico presso il distaccamento aeroportuale di Poggio Renatico, documentata da un filmato dell’ Istituto Luce del novembre 1936.
Ma veniamo ai giorni nostri… o meglio alla fine degli anni sessanta, dove un gruppo di amici che si erano brevettati a Bologna, portarono presso il locale aeroclub la specialità di Volo a Vela. Come hangar un piccolo Romney con annessa officina ed un modesto locale in cui potersi incontrare.
L’entusiasmo in quegli anni era tanto e la flotta crebbe rapidamente, un Fauvel, uno Spatz, un passero, un paio di M-100, un Bergfalke, un Uribel B e un C, come traino uno Stinson L5 furono tra i primi elementi significativi della flotta, e con l’avvento della plastica, presto affiancati da alcune orchidee quali un Cirrus 17metri, un Libelle ed un Kestrel, tra i biposto si era aggiunto il glorioso K13 I-FEVV fulcro della scuola e foriero di tanti nuovi brevetti.
In quegli anni i nostri migliori piloti desiderosi di nuove esperienze cominciarono a guardarsi in giro andando a volare in altri scenari, dove Rieti con il suo Centro Nazionale la fece da padrone, non vennero trascurate esperienze all’estero, un nostro pilota fece nel 1972 i mondiali a Vrsac in Yugoslavia.
Sempre nel 1972, nel mese di ottobre con atto notarile venne fondato il Club che da allora in poi prese la denominazione di AVF Aeroclub Volovelistico Ferrarese.

Ovviamente gli spazi presso l’aeroclub Roberto Fabbri di Ferrara si rivelarono presto essere insufficienti, un grande passo fu il trasferimento del Club a cinque chilometri più a est, dove nei prati di Aguscello sorse una nuova struttura che ben presto, avendone le caratteristiche, da aviosuperficie, assunse la qualifica di “Aeroporto”, nel contempo era il 1975 il Club si federò all’Aeroclub d’Italia.
L’esperienza di Aguscello non fu completamente positiva, avendo generato al di là delle intenzioni, diverse ragioni di attrito e alla fine del 1984, l’Aeroclub Volovelistico Ferrarese ritornò nel mai dimenticato vecchio e glorioso Aeroporto di Ferrara, dove a sud della pista si era resa disponibile l’area della ex struttura del radar, trasferitosi a Poggio Renatico.
L’AVF, venne successivamente intitolato a Mario Naldini, tenente colonello pilota, tragicamente scomparso il 28 agosto 1988 a Ramstein durante una esibizione delle nostre Frecce Tricolori.
Il 1994 sancì la piena maturità del Club con lo svolgimento della prima edizione di una gara che già dai primi anni richiamò, nella formula su due week end il gota del volo a vela non solo nazionale.
Interessantissimo volare in pianura dove strategia e difficolta, spesso nelle giornate meno favorevoli fanno emergere il valore dei vari piloti in gara. Da allora, tradizionalmente l’ultima settimana di maggio e la prima di giugno, hanno animato l’aeroporto di Ferrara con la presenza di un numero di partecipanti superiore a quello di altre competizioni in calendario, eguagliando i numeri dell’agosto reatino.
Nelle ventitré edizioni sinora svoltesi, differenti formule hanno consentito a diversi piloti di cimentarsi. Le tradizionali, classe club, standard, 15 metri, libera,
hanno ceduto il passo alla più accattivante classe unica ad handicap, non trascurando, la promozione, gli alianti vintage e le Fly Pink.
Quest’anno nei giorni 1-2-3 8-9-10 giugno, sono in calendario il Campionato Italiano Classe Unica, la Gara di Promozione, ed il Fly Pink 2018 – Campionato Femminile.
La nostra sede, nelle immediate vicinanze della città, con le attrezzature immerse nel verde, è anche un giardino, dove oltre al volo si possono trascorrere ore in perfetto relax.
Trecentosessantacinque giorni all’anno su cinquantadue week end, meteo permettendo, l’AVF è per chi ama volare, il polo di attrazione per tutto il nord est della Pianura Padana e non solo.
Basilari per l’attività, sfruttatissimi durante il periodo delle gare, e degli stage, sono il ristorante, gli alloggi per gli ospiti, gli spazi attrezzati per campeggiare ed i relativi servizi.
Per chi vola, opera un ufficio di segreteria per i disbrigo delle pratiche, esiste anche un ampia sala utilizzata per riunioni, conferenze e briefing , lo staff istruttori, ha una apposita aula per le lezioni teoriche.
Più specificatamente, due Stinson L5 sono i nostri traini, coadiuvati da un verricello Tost, diversi biposto e monoposto rappresentano la flotta a disposizione dei soci, importante è l’ampio patrimonio di alianti e motoalianti dei privati, il tutto da vita ai 3 hangar e all’officina.
La nostra vera forza è il patrimonio umano rappresentato da noi piloti, siamo tre generazioni di piloti che attraverso la scuola di volo e di performance trasmettiamo ai nuovi adepti, la cultura e la nostra passione facendo loro vivere le esperienze assolutamente ineguagliabili che ci sono offerte da questo sofisticato sport dell’aria.
